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E-learning - vantaggi ed opportunità

 

Quando nasce

L'e-learning - cioè la formazione supportata da tecnologie informatiche e metodologie della comunicazione - non è certo un concetto nuovo.

Già negli anni 60 nell’università dell’Illinois (tra l’altro un’università pubblica) si lanciò il primo progetto di Istruzione Assistita dal Computer (l’acronimo adottato era l’inglese C.A.I.). I computer di allora non avevano capacità di elaborazione locale, ma erano dei terminali collegati ad un Mainframe. Nel 1970 il sistema era già distribuito su diverse centinaia di terminali collegati ad una dozzina di Mainframe in tutto il mondo.

In Italia l’adozione di soluzioni e-learning avvenne agli inizi degli anni 80 grazie a Sip (l’allora monopolista delle telecomunicazioni). Un Mainframe istallato a Milano era collegato a migliaia di PC sparsi in tutta Italia. Si parlava allora di CBT Computer Based Training.

Con l’avvento del Web, fine anni 90-inizio del nuovo millennio le architetture si uniformarono consentendo la penetrazione dell’e-learning nelle aziende, nel pubblico, nelle università, nelle scuole. Nasce il WBT Web Based Training  più comunemente definito e-learning.

 

I fattori critici del successo

Il lancio di un progetto di e-learning in un’azienda deve tenere conto di alcuni fattori chiave, per il successo dell’iniziativa.

 

I business driver per l’adozione di un sistema di e-learning:

  • Leggi e regolamenti (l’adempimento formativo definito da una determinata legge, es.: sicurezza sul lavoro),
  • Miglioramento interno
  • Forze del mercato (i competitor si strutturano per dare migliori servizi all’interno dell’organizzazione e nell’ambito dell’ecosistema di partner, fornitori e clienti).

 

I fattori abilitanti all’adozione:

  • La tecnologia: computer di nuova generazione, buona connettività,
  • L’allineamento tra contenuto e business drivers: imparo meglio se so di poter spendere quanto appreso nel mio lavoro,
  • La cultura organizzativa: spesso c’è un disallineamento di percezione del valore della formazione tra direzione e linea operativa.

 

I vantaggi dell’e-learning:

  • Tipicamente, una modalità di adesione “tattica” prende in considerazione il risparmio nelle sue diverse declinazioni:

Risparmio dei costi del corso, risparmio delle spese di viaggio, risparmio dei tempi di fruizione,

  • Via via che la maturità del modello aumenta, si apprezza di più la flessibilità del sistema: senza vincoli di orario, con una grande capacità di fornire percorsi individualizzati, i corsi possono essere fruiti sul luogo di lavoro in un momento di maggiore tranquillità,
  • In un mondo che cambia così velocemente dove si prevede che tra 20 anni la metà delle professioni e dei mestieri spariranno, solo la formazione continua può salvare il proprio posto di lavoro e la stessa vita dell’azienda.

 

Gli errori da evitare

Perché la formazione e-learning fallisce

Come evitare risultati negativi

 

Nessun allineamento con il business

 

Definire gli obiettivi che motivano od “obbligano” a seguire la formazione

 

 

Contenuti mediocri

 

Adottare diverse strategie di apprendimento, come il “learn by doing”

 

 

Noioso

 

Limitare l’uso di corsi lineari (pagina 1 di 50) e sforzarsi ad avere strategie formative efficaci e buoni storyboard

 

 

Inutile dopo un utilizzo iniziale - La forma è più importante della sostanza

 

 

Trovare le connessioni tra l’apprendimento ed il lavoro

 

Nessun rinforzo né supporto

 

 

Migliorare l’attività di coaching, di ascolto e rinforzo, e spingere alla riflessione su come inciderà la formazione sul proprio lavoro

 

 

Scontro con la cultura dominante

 

Change Management

 

 

Esistenza di barriere tecnologiche

 

Verifica tecnologica ed organizzativa sulla sostenibilità del progetto e-learning

 

   

 

I diversi tipi di e-learning

Anche chi crede di non aver mai fruito di soluzioni e-learning molto spesso ne è un utente inconsapevole, ad esempio:

  • si ricerca l’informazione con Google, o su Wikipedia;
  • si trova la soluzione su come fare grazie ad un video su YouTube o su Vimeo;
  • si segue una conferenza in diretta streaming o la si ascolta in differita in podcast;
  • si leggono gli atti di un convegno o una lezione universitaria o la descrizione di un prodotto su Slideshare;
  • si scambiano esperienze e pareri sui Social quali Facebook o Linkedin;
  • si fanno domande ai più esperti su Quora o su Yahoo-Answers;

e l’elenco potrebbe essere molto più lungo.

Non ci sembra utile classificare l’e-learning per le sue caratteristiche tecnologiche, per fare un poco di ordine riteniamo che l’e-learning possa essere classificato con il suo output:

  • Formazione formalizzata e strutturata, il cui contenuto è pensato con un certo ordine sequenziale, può essere l’aula virtuale, un pdf, un audio, un corso digitale diviso in lezioni.
  • Formazione formalizzata, ma non strutturata, tipicamente è un sistema di Knowledge come Google. E’ l’utente, non il docente a trovare le relazioni tra i vari pezzi di informazione e la giusta sequenza. I giovani sono più interessati a questo modello che a seguire l’aula o a leggere un libro.
  • Formazione non formalizzata e non strutturata, sono modelli di apprendimento social o anche collaborativo. Quando vediamo i nostri figli che – mentre noi seguiamo il programma televisivo –stanno digitando a velocità pazzesche sul loro smartphone, stanno imparando relazionandosi con i loro amici o colleghi.

Chi di voi ha intuito che l’età influisce sul modello di e-learning da adottare è nel giusto.

 

Quando l’e-learning è adatto alle PMI?

L’e-learning è ampiamente adottato dalle grandi aziende.  In Italia il 99,9 % delle aziende è una PMI e addirittura il 95% è al di sotto dei 10 addetti.

E’ difficile costruire un Business Case fondato sull’e-learning per una micro-azienda, che sicuramente avrà modo di poter accedere a soluzioni formative offerte dal settore pubblico (le regioni) o da organizzazioni di categoria.

Riteniamo che una dimensione corretta per adottare un proprio sistema di e-learning sia di 400-500 dipendenti, ma abbiamo erogato i nostri servizi a strutture di 100-200 unità. Un’azienda ha un beneficio quando la distribuzione delle risorse in ambito geografico è rilevante. Oppure quando vuole allineare il suo ecosistema di Partner, Clienti e fornitori, ma ha un budget ed un tempo limitato per farlo. Sempre più spesso, le PMI hanno impostato un processo di delocalizzazione della produzione o di internazionalizzazione dei propri mercati; qui la flessibilità e l’economicità dell’e-learning esprime il massimo valore.

In un mercato molto veloce nel cambiamento, la flessibilità e la velocità di risposta sono caratteristiche essenziali per il raggiungimento del successo. L’e-learning può giovare nel velocizzare il tempo necessario ad introdurre nell’aziende nuove competenze, nuove attitudini. Soluzioni di learning collaborativo fanno funzionare meglio la relazione tra dipartimenti: progettazione, linea, commercializzazione e post vendita capiscono meglio come possono contribuire al raggiungimento comune di un obiettivo.

Tecnici, maestranze e impiegati italiani hanno un enorme potenziale, ma spesso hanno una scarsa formazione: un’indagine della Sda Bocconi sull’utilizzo delle tecnologie informatiche nelle PMI rileva un gap notevole: anche sviluppare una brochure di prodotto con Word oppure un budget con Excel diventa molto complicato.

Parlare sempre del costo del lavoro e poco di recupero della produttività non giova a trovare una soluzione. Le ristrettezze di budget da dedicare alla formazione, non sempre sono scusanti: spesso non si sfruttano nemmeno i molteplici strumenti che nonostante tutto si hanno a disposizione, come ad esempio le risorse dei Fondi Paritetici Interprofessionali. Sono cifre importanti che spesso non si riescono ad erogare.

Formazione su propri prodotti e servizi

Migliorare la conoscenza dei propri prodotti, dei propri servizi, e dei processi produttivi è un prerequisito al miglioramento continuo che spesso porta alla progettazione di un nuovo prodotto o ad un’ottimizzazione del processo di produzione o vendita.

Internazionalizzazione

Le opportunità offerte dal mercato nazionale sono stazionarie se non in decrescita. E’ importante per l’azienda capire come sviluppare un’organizzazione ed un’offerta valida anche per l’estero.

Gestione della rete vendita

Per una maggiore identificazione con l’azienda, per un maggior controllo sull’operato, per migliorare la comunicazione con i sales.

Obblighi di legge

231, Sicurezza sul lavoro, Privacy, Protezione dei dati etc: l’e-learning è molto valido nell’esporre i concetti di rischio, prevenzione e conformità, affinché tutto il personale acquisisca consapevolezza e competenze necessarie ad un comportamento più adeguato sul posto di lavoro.

Azienda estesa

Ispirate ai social network, adottano un'architettura aperta sostenuta dalle tecnologie abilitanti del web 2.0 e da metodologie di relazione innovativa verso tutti gli interlocutori, sia interni che esterni che acquisiscono un ruolo specifico nella catena di produzione del valore.

 

La lezione che abbiamo imparato

In trent’anni di attività EBC ha avuto la fortuna di conoscere molti attori che hanno fatto la storia dell’e-learning: abbiamo realizzato centinaia di lanci di progetti e-learning e migliaia di produzioni Digital Contents.

Quello che abbiamo imparato è che si deve lavorare in direzione della semplicità, cercando 4 condizioni essenziali:

  1. una buona piattaforma che abbia almeno come potenziale la possibilità di gestire l’aula tradizionale, lanciare una virtual classroom e qualsiasi tipo di corso si possa immaginare (wbt, video, audio, Power Point), tracciare le fruizioni ottenendo report automatici, gestire l’aspetto Social e Collaborativo;
  2. un catalogo di corsi già precaricato, possibilmente accedere ai Mooc (molte università hanno deciso di aprire a tutti una parte dei loro percorsi formativi) in maniera trasparente;
  3. un servizio erogato in cloud, che prevede già tutti i costi, senza dover comprare server o nuovi software o caricare la struttura IT di nuovi impegni;
  4. un partner con una esperienza solida, focalizzato sull’e-learning, con una capacità consulenziale nel disegno formativo, nella gestione della tecnologia e magari nella produzione di corsi personalizzati (quelli ad esempio che spiegano il mio prodotto, il mio servizio );

 

La nostra proposta

Molto spesso EBC è stata interpellata a fornire una risposta ai bisogni delle PMI. Qualche volta dai diretti interessanti, alcune volte dalle associazioni di categoria, altre volte dalle sigle sindacali che spesso erogano servizi di formazione, altre volte da comuni, province e regioni che volevano dare risposte ai bisogni del proprio territorio.

Alcuni progetti hanno avuto il fiato corto, con un orizzonte di tempo e budget limitato.

In EBC abbiamo deciso quindi di attivarci, grazie ad un ecosistema di partner internazionali una soluzione che si poggia su di una delle migliori piattaforme e-learning sul mercato (SuccessFactors), con la disponibilità di alcune decine di titoli già disponibili e con servizi professionali di standard elevato.

Con questa proposta, le PMI, anche con budget molto limitati (si parte da 3 euro al mese per dipendente), possono intraprendere quel cammino di trasformazione digitale e innovazione organizzativa che consentirebbe loro di approfittare più velocemente della ripresa che tutti ci attendiamo più solida e duratura.

 

 

 

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Il budget e il controllo del costo del Lavoro

Un approccio integrato per l’efficientamento aziendale

 

 

Il costo del lavoro è da sempre uno dei primi componenti dei costi aziendali che le Organizzazioni, nelle fasi di crisi, aggrediscono con il rischio di privarsi delle competenze necessarie allo sviluppo del proprio business.

Le imprese hanno attribuito, nel tempo, finalità diverse all’utilizzo del proprio personale, in funzione – soprattutto – dell’evoluzione tecnologica del periodo:

 

cronologia del lavoro

Ai nostri giorni, la tecnologia e l’adozione di sistemi organizzativi complessi hanno riportato in evidenza il contributo dell’individuo alla creazione del valore e al vantaggio competitivo di un’azienda.

Ma ancora oggi, il costo del lavoro rappresenta, per le aziende, una delle voci di spesa tra le più importanti e significative (in alcuni settori anzi rappresenta proprio la più importante) e talvolta difficilmente gestibile nei momenti di crisi. Da qui la necessità di avvalersi di soluzioni informatiche (per il budget ed il monitoraggio) in grado di realizzare simulazioni in funzione di necessità organizzative, adozione di sistemi premianti, incrementi retributivi, ecc.

L’azienda che si accinge a predisporre il budget del personale deve quindi effettuare un’attenta raccolta ed analisi degli elementi che incidono sul costo del lavoro in funzione degli obiettivi, delle esigenze e delle strategie aziendali.

Nella nostra esperienza di Consulenti abbiamo verificato, nel processo di costruzione del budget del costo del lavoro, alcuni gap ricorrenti:

  • il budget del costo del lavoro prende, di solito, in considerazione voci di costo afferenti al personale dipendente con contratti di lavoro subordinato;
  • il processo per la redazione del budget tende ad essere vissuto come la rivisitazione di quanto consuntivato l’anno precedente, anziché come momento di analisi dei fabbisogni legati allo sviluppo, delle possibili razionalizzazioni nell’organizzazione del lavoro piuttosto che di politiche retributive diversificate.

Il nostro obiettivo, nei processi di accompagnamento delle Aziende clienti, è invece quello di costruire un budget del personale che sia:

  1. uno strumento previsionale di tutti quegli eventi afferenti all’organizzazione;
  2. uno strumento di misura e monitoraggio di aree di inefficienza.

 

processo efficienza costo budget

 

A nostro avviso, il budget del personale dovrebbe essere il momento ideale per monitorare analiticamente tutti i processi aziendali allo scopo di verificarne l’effettiva efficienza. Il presupposto è che:

  • cambiano le strategie del business
  • i processi ed il modello organizzativo devono essere costantemente allineati alle strategie del business
  • di conseguenza la composizione del costo del lavoro deve variare per essere coerente con i cambiamenti.

Per questo motivo, nella costruzione del budget e del controllo del costo del lavoro, bisognerebbe considerare i seguenti aspetti:

  • disporre del maggior dettaglio possibile relativamente ai costi del personale con contratto di lavoro subordinato, per comprendere dove si determineranno le maggiori variazioni di costo (scatti di anzianità, automatismi contrattuali, erogazione di liberalità, ecc.);
  • considerare, nel dato gestionale del costo del lavoro, anche i costi indiretti: consulenze specialistiche ricorrenti (solitamente imputate ai costi generali e/o assegnate alle singole funzioni), utilizzo di personale interinale,……;
  • conseguire una vista di insieme, all’interno del Budget del costo del lavoro, da parte della Funzione del Personale, che consente di analizzare i fenomeni organizzativi sottostanti l’utilizzo delle risorse indirette e di valutare se coprono fabbisogni temporanei, inefficienze organizzative o se sono legate allo sviluppo del business;
  • verificare tutte le tipologie di costi variabili, sempre afferenti al costo del lavoro, spesso contabilizzate nel budget della funzione che li genera, ma non governate dalla Funzione del Personale. Ad esempio i costi genericamente imputati alle trasferte (rimborsi per utilizzo di auto private ad uso aziendale, rimborsi per vitto ed alloggio, indennità di trasferta, auto aziendali o di pool) necessitano di un presidio, da parte della Funzione del Personale per almeno due motivi: innanzitutto perché sono regolati da Policy Aziendali che sono determinate dalle scelte di politica retributiva e di compensation che l’Azienda si è data; inoltre per l’incidenza che hanno sul costo del lavoro complessivo. La vista complessiva ed il monitoraggio costante di questi costi rende più facile individuare meccanismi o soluzioni in grado di generare riduzioni di costi, attraverso soluzioni strumentali (es. creazione di un parco auto di pool) oppure organizzative (es. organizzazione centralizzata delle trasferte);

 

analisi costi trasferte

 

  • analisi degli straordinari e del monte ferie del personale; spesso dietro a questi costi si nascondono incrementi di carico di lavoro, eventi straordinari, stagionalità,… che, una volta generatisi, tendono comunque a mantenere il volume di tempo incrementato.

 

’’L’analisi dei carichi di lavoro, unitamente ad una accurata analisi del costo unitario complessivo del lavoro, ci ha spesso permesso di individuare in maniera mirata aree di efficientamento senza depauperare l’azienda di risorse e competenze fondamentali alla creazione del valore’’.

 

La Funzione del Personale, con i suoi strumenti di pianificazione e controllo del costo del lavoro, risulta pertanto strategica per il conseguimento degli obiettivi aziendali, in quanto:

  • è una funzione trasversale ai diversi processi aziendali;
  • ha un naturale approccio integrato all’organizzazione aziendale.

 

di Diana Bitelli, Germano Mazzetti, Claudia Zanchi

MetesDtn Srl

www.metesdtn.it | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Quick demo H1 Link EBC CONSULTING hr

 

SISTEMA H1

Gestionale H1 Hrms modulo base

Gestionale H1 Hrms moduli aggiuntivi

Schema generale sistema H1 Hrms

Esempio immagini H1 Web Enterprise semplificate

Gestione del Personale con il Software HR H1 Hrms

 

INTEGRAZIONE CON ALTRI SW - IMPORT DATI

Schema generale ambiti IMPORT ED INTEGRAZIONE dati in H1 Hrms

 

SEMPLIFICATORI DI AVVIAMENTO - CONSULENZA HR

Sistemi e modelli per la divisione HR

Gestionale H1 Hrms delivery - installazione – avviamento – formazione

Modelli e sistemi per avviare velocemente il sistema software HR

Consulenza

Consulenza e Servizi

 

MODALITA' DI FORNITURA E SPECIFICHE CONTRATTO

Schema Modalita di Fornitura H1 Hrms

H1 HRMS software gestione risorse umane REQUISITI E ARCHITETTURA

Formule Bundle 

 

ALCUNE REFERENZE

  • Alfa Wassermann Spa
  • Arca Cooperativa Sociale
  • Arifl
  • Ase Spa
  • Aubay Italia Spa
  • Audium Italia Srl
  • Autotorino Spa
  • Azienda Trasporti Verona Srl
  • Best Union Company Spa
  • Borghi Spa
  • Brevini Fluid Power Spa
  • Cassa di Risparmio di Saluzzo Spa
  • Cassa di Risparmio di San Miniato Spa
  • Cassa Risparmio Ravenna Spa
  • Coos Marche Coop Sociale
  • Data Medica Padova Spa
  • De Longhi Spa
  • DoveVivo Spa
  • Dusty Spa
  • Ecoopera S.C.
  • Egon Zehnder International Spa
  • Emak Spa
  • Emergency Ong Onlus
  • Eui Limited ConTe.it
  • F.I.S. Fabbrica Italiana Sintetici Spa
  • FER Ferrovie Emilia Romagna
  • Fluidmec Spa
  • Fratelli Carli Spa
  • Furla Spa
  • G.A.I.A. Spa Gest. Amb.le Integrata dell'Astigiano
  • Gruppo Argenta Spa
  • ICCS Istituto Clinico Città Studi Spa
  • Il Cigno Soc.Coop. - Onlus
  • INFIA Srl
  • Istituto Nazionale di Astrofisica - INAF
  • Iway Srl
  • Labirinto scarl - Onlus
  • Maran Credit Solution Spa
  • Marche Multiservizi Spa
  • Mascagni Spa
  • Natuna Spa
  • Oktopous Srl
  • OM-Network Srl
  • Phonetica Spa
  • Prima Components Spa
  • Poste Italiane Spa
  • Robintur 
  • Risto3 Soc. Co.
  • S.C. Team Verbis Srl
  • Sambonet Paderno Industrie Spa
  • Santander Consumer Bank Spa
  • Servizi Bancari Associati Spa - SBA
  • Sintel Srl
  • Stulz Spa
  • Teofarma Srl
  • Titantex Srl
  • Toyota Financial Services (UK) Plc
  • Trentino Sviluppo Spa
  • Twin Set - Simona Barbieri Spa
  • Unipol Assicurazioni Spa
  • Vittorio Cauvin Spa

 Obiettivi del Responsabile HR

 

Organigramma aziendale H1 Hrms EBC Consulting

 

 

L'organigramma aziendale come fulcro dei processi HR

 

Organigramma: definizione

L’organigramma di H1 HRMS è la rappresentazione grafica della struttura organizzativa di un’azienda o ente. Tale rappresentazione deve mettere in evidenza gli aspetti principali o i cardini delle posizioni organizzative aziendali e mettere in relazione le stesse sulla base dei loro rapporti gerarchici.

 

Scopo dell’organigramma

L’obiettivo dell’organigramma aziendale tradizionale è quello di mostrare la mappa delle relazioni gerarchiche tra le varie posizioni. In H1 Hrms sono collegate all’organigramma diverse funzioni, tra cui i parametri della sicurezza (attrezzature utilizzate, rischi, visite di sorveglianza, dispositivi di protezione individuale), i range retributivi, le autorizzazioni, le valutazioni. L’organigramma diventa in questo modo non solo lo scheletro dell’organizzazione, ma anche il cuore pulsante del sistema, in quanto indispensabile per una corretta gestione delle risorse umane.

 

Quali sono i vantaggi di avere un organigramma aziendale costantemente aggiornato?

Diversi sono i vantaggi che si possono ottenere da un costante aggiornamento della struttura organizzativa. Innanzitutto, diventa molto semplice rilevare i punti deboli e i fattori chiave dell’organizzazione, così da correggere eventuali distorsioni nei flussi. Inoltre si sfruttano tutte le potenzialità del gestionale HR, dato che diverse funzioni si basano proprio sulla gerarchia. Impostare un progetto di valutazione, ad esempio, sarà un’attività molto rapida se sapremo già, grazie all’organigramma, chi saranno i valutatori e chi saranno i valutati.

Grazie alla gestione delle persone in organigramma è anche possibile tracciarne in automatico tutti i dati storici relativi ai ruoli da esse ricoperti, importanti per le analisi e le statistiche, nonché per la ricostruzione di scenari passati e la predizione di scenari futuri.

Una volta costruito, l’organigramma aziendale deve ovviamente essere aggiornato. In caso di uscita di un soggetto, si deve procedere con la sostituzione: a questo punto i dati legati alla posizione vengono trasferiti automaticamente al nuovo individuo. Questo aspetto funge da reminder e semplifica le attività, soprattutto ne riduce enormemente il costo ed il tempo di esecuzione.

 

Quali sono le informazioni che un organigramma non può darci?

Un organigramma è, per sua natura, una rappresentazione statica; potremmo anche definirlo come una fotografia dello stato corrente dell’articolazione dell’organizzazione. Questo significa che un organigramma, da solo, non può comunicarci informazioni storiche. Non dobbiamo quindi aspettarci di poter avere la rappresentazione grafica ad una data passata, poiché ciò andrebbe in antitesi con gli obiettivi di semplificazione e riduzione degli sforzi, perseguiti dal nostro team nello sviluppo dei sistemi HR.

 

Dove troviamo queste informazioni?

Al fine di fornire un completo quadro storico dei dati organizzativi, è possibile tuttavia consultare gli strumenti di reportistica messi a disposizione in aggiunta al gestionale HR. Se a livello di rappresentazione grafica è infatti complesso generare un organigramma al passato, a livello di Analytics diventa semplice ed intuitivo, soprattutto per l’utente. Le dashboard realizzate a supporto del gestionale consentono infatti di selezionare specifiche date e visualizzare le situazioni al passato. In questo modo, da un lato si potrà scegliere di visualizzare i posizionamenti dell’intero organico in un momento preciso della vita aziendale, dall’altro si potranno visualizzare dati medi relativi ad archi temporali più o meno lunghi.

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA QUI

Vedi immagini dettagliate del MODULO ORGANIGRAMMI

CREAZIONE E GESTIONE ORGANIGRAMMA AZIENDALE

CONSULENZA STUDIO E SVILUPPO ORGANIGRAMMA AZIENDALE

 

Intercambiabilità del personale cruscotti qlik EBC CONSULTING H1 Blus

INTERCAMBIABILITÀ DEL PERSONALE, SOSTITUZIONE SU ASSENZE PROGRAMMATE O IMPROVVISE

La programmazione del personale e la competitivtà delle organizzazioni, in special modo se regolate da vincoli legislativi (esempio settore Sanità) richiede sempre più spesso una progettazione e gestione equilibrata del numero di risorse umane impiegate a supporto della produzione prevista/richiesta contenendo al massimo i relativi costi.

In questo contesto la gestione della INTERCAMBIABILITA'  del personale è un punto fondamentale, per il quale abbiamo sviluppato alcuni modelli di supporto organizzativo.

 

Tipologia di sostituzione

  • Sostituzione del personale assente sul lungo periodo: Assenze programmate - esempio ferie.

  • Sostituzione del personale sul medio periodo: Assenze programmate - esempio permessi;

  • Sostituzione del personale sul breve periodo: Assenze improvvise - esempio assenteismo o malattie.


Studiare i modelli organizzativi e di competenze presenti nell'organizzazione per incrementare l’intercambiabilità e/o sostituzione dei propri collaboratori è quindi un obiettivo primario per il quale l’azienda deve dotarsi di strumenti di controllo ed elaborazione ai fini di risolvere le situazioni eccezionali e garantire il potenziale di intercambiabilità.

 

La Business Intelligence Hr, nello specifico i cruscotti  Gestione dinamica degli Indici di Intercambiabilità del Personale sviluppati da Bplus per la Direzione del Gruppo Data Medica sul Software Gestione Risorse Umane H1 Hrms, supportano la divisione HR nella gestione dell'intercambiabilità del personale.

 

ESEMPIO DI REPORT SULLA SOSTITUZIONE DEL PERSONALE 

Intercambiabilità del personale cruscotti qlik EBC CONSULTING

 

Le esigenze della gestione della sostituzione del personale in azienda sono individuate su tre livelli temporali (breve, medio e medio/lungo periodo). La risposta alle esigenze di breve e medio si individuano nella Matrice di Polivalenza (cfr. ISO 9001), mentre quella sul medio/lungo periodo viene individuata nel calcolo dinamico dell’Indice Strategico di Intercambiabilità del Personale (cfr. teorie sulla Gestione delle Risorse umane per la Strategia dell’azienda).

L’adozione di un Modello/strumento di gestione per competenze del personale consente di creare un cruscotto gestionale che soddisfa tutti i livelli di esigenza.

 

IIpIndice di Sostituzione/Intercambiabilità delle Risorse Umane= N° medio di competenze possedute (rispetto al set di competenze al denominatore) da tutte le persone associate in una aggregazione organizzativa individuata / N° totale di competenze distinte richieste da tutti i ruoli individuati nella medesima aggregazione organizzativa individuata.

La scelta adeguata del livello aggregativo dell’organizzazione rispetto al quale elaborare gli indici di Intercambiabilità dipende dalle caratteristiche dell’organizzazione e può essere differente per i vari ambiti della stessa: un cruscotto dinamico ed interattivo è quindi sicuramente lo strumento più adatto rispetto ai report statici tradizionali.

Non tutte le competenze associate ai ruoli hanno però la medesima importanza ai fini del calcolo dell’Indice di Intercambiabilità del Personale. Per poter “pesare” questa differenza è indispensabile adottare un sistema informativo che consenta di categorizzare la mappatura di ogni competenza su ciascun ruolo (esempio: la stessa competenza può essere tecnica per un ruolo e non tecnica per un altro). La maggior parte dei SW di Gestione HR in circolazione non consente questa distinzione: il software H1 Hrms di EBC Consulting soddisfa invece questo requisito.

La categorizzazione delle competenze sul ruolo per evitare un assurdo concettuale del modello di calcolo induce la necessità di distinguere un Indice Generale dagli Indici di Categoria che consentono di focalizzare l’attenzione del gestore sugli aspetti prioritari dell’esigenza cui deve trovare immediata risposta nella quotidianità della gestione del personale.

SCARICA INTERO ARTICOLO

 

I cruscotti di analisi e gestione della INTERCAMBIABILITA’ / SOSTITUZIONE del personale sfruttano una caratteristica unica della piattaforma Hrms, cioè la possibilità di categorizzare la relazione di mappatura di ogni competenza su ogni specifico ruolo.

Oltre alla registrazione, nel dizionario delle competenze, degli attributi di categorizzazione delle competenze stesse (oltre ai tradizionali “area” e “tipo”) Hrms consente di categorizzare il legame che viene instaurato fra competenze e ruolo (mappatura delle competenze).

Non si tratta solamente di inserire alcuni campi nelle tabelle delle competenze ma si tratta di instaurare un collegamento logico di relazione fra le tabelle che costituiscono il cuore del “modello di gestione per competenze” .

 

La gestione dinamica dell’intercambiabilità del personale in H1 Hrms pur potendo servire anche alle TAVOLE DI RIMPIAZZO va oltre poiché:

  • è dinamica: proprio anche grazie alla particolarità informatica di H1 Hrms consente elaborazioni in tempo reale del ranking dei possibili sostituti, mentre l’elaborazione classica delle tavole di rimpiazzo necessita di far riferimento ad una foto statica dell’organizzazione per poter essere predisposta ed è quindi onerosa perché periodicamente deve essere rielaborata da una nuova “foto”;
  • può essere estesa, a parità di sforzo, a tutti ruoli e tutte le persone nell’organizzazione;
  • può essere utilizzata a supporto delle “sostituzioni al volo” del personale.

 

ESEMPIO GRAFICO INDICE GENERALE DI INTERCAMBIABILITA'/SOSTITUZIONE DEL PERSONALE

indice di Intercambiabilità del personale cruscotti qlik EBC CONSULTING

indice di Intercambiabilità del personale per reparto cruscotti qlik EBC CONSULTING

VEDI ANCHE:

Gestione delle Tavole di Rimpiazzo, o tavole di sostituzione, del personale per competenze e o attivita di posizione

Consulenza HR - Tavole di Rimpiazzo - sostituzioni (competenze e attività)

 

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